La 24h di Le Mans in Slot Car

24h Le Mans Slot Car GasgoRing

La riproduzione fedele della 24h di Le Mans in Slot Car creata da un gruppo di appassionati modellisti dell’Associazione Modellismo e Storia di Pontassieve.

Quando andate a Model Expo Italy di Verona, se capitate nel padiglione 12 (ci dovete capitare altrimenti avete buttato i soldi del biglietto!), nei pressi della grande vasca per gli spettacoli acquatici e battaglie navali, noterete un cumulo di persone di ogni età con uno strano sorriso fanciullesco e contagioso: sono i visitatori dello spazio dedicato all’Associazione Modellismo e Storia di Pontassieve.

Il gruppo di modellisti, tra le decine di modelli navali e aeronautici esposti, di cui parleremo successivamente, presenta uno stand con un diorama della 24h di Le Mans in slot car. La pista, grande circa 6m x 6 permette di far gareggiare contemporaneamente 4 persone. Ovviamente il tutto supervisionato dai pazienti modellisti che hanno il loro bel da fare a tenere a bada l’entusiasmo dei più giovani con il pollice pesante sulla leva che non vogliono mai rallentare in curva!

Autodromo GasgoRing

Per i meno ferrati in materia, se non avete ancora capito cosa siano le slot car, sono quelle macchinette elettriche che “hanno due linguette di rame sotto il fondo” a contatto di una pista con binari elettrificati a bassa tensione. In Italia vengono associate nell’immaginario collettivo al brand Polistil che negli anni ’70 e ’80 diviene famoso per la commercializzazione delle piste per macchinine elettriche, per tanti anni il regalo di Natale più ambito dei bambini… e anche di qualche papà! E’ bello oggi constatare che nell’epoca in cui l’intelligenza artificiale si insinua ovunque, le slot car sono rimaste come una volta! Fascino immutato e divertimento assicurato!

I 100 anni della 24h di Le Mans e la vittoria Ferrari

Nel 2023 si è disputata la 100esima edizione della famosa gara endurance 24 ore di Le Mans. Caso vuole, la Ferrari dopo 50 anni di assenza dalla categoria regina, la Hypercar (ex prototipi), torna a partecipare alla competizione permettendosi di vincerla! Ora per chi non fosse appassionato di corse automobilistiche, la 24h di Le Mans potrebbe essere una gara come tante altre e una vittoria potrebbe avere la valenza di tante altre, ma non è così.

C’è chi dice che vincere Le Mans valga come vincere l’intero mondiale ed in effetti, in pochi sanno che nel 2023 Toyota si aggiudica il mondiale WEC (World Endurance Championship), ma tutti sanno che la Ferrari ha vinto la 100esima edizione di Le Mans! Ciò che è accaduto nel 2023 è qualcosa che va di diritto nei libri di scuola del motorsport e nei testi di antologia motoristica di ogni tempo. La Ferrari che dal 2007 non riesce a vincere un mondiale di Formula 1, torna a Le Mans e al primo tentativo azzecca la vittoria e, ciliegina sulla torta, pure la pole position! Beh! Diciamo che se qualcuno avesse scommesso nel 2023 sul vincitore della 100esima edizione di Le Mans, difficilmente avrebbe puntato su Ferrari (chiedere a Toyota e Porsche…).

La Ferrari 499P #51 vincitrice della 100th 24h Le Mans esposta al Museo Ferrari di Maranello. Da notare ancora lo sporco e i segni della battaglia in pista!

Per farla breve, lo straordinario evento offre lo spunto ai creativi modellisti di celebrare la storica competizione costruendo un diorama permanente del circuito della Sarthre con una parte della lunghissima linea dei box. Dovete assolutamente vederlo dal vivo! Il lungo rettilineo con le auto schierate davanti ai box e tutto il paddock al seguito è qualcosa di straordinario. Non manca nessuno, piloti, meccanici, team manager, fotografi, ladyes, forze dell’ordine e ovviamente i tifosi. Tutto in scala 1:32.

Per ovvi motivi pratici il diorama non poteva essere costruito riproducendo la gara appena conclusa, ma dato che molte case produttrici di slot car hanno nei loro cataloghi modelli di auto che hanno corso a Le Mans nel 1970, i modellisti scelgono quell’anno come riferimento. La loro scelta tiene anche conto dell’importanza storica che riveste la gara nel 1970. Un anno storico per Le Mans che vede uno scontro epocale tra Ferrari e Porsche nel contendersi il titolo di regina delle gare di durata e che in quell’occasione, fu vinto da Porsche per la prima volta. Come a dire “oggi a me, domani a te”.

La pista e i modelli della 24h di Le Mans in slot car

La pista, manco a dirlo, è una base Polistil da 4 corsie, in scala 1:32. L’originale vecchia pista di Le Mans aveva una lunghissima linea dei box costituita da 11 blocchi da 5 garage ciascuno, per un totale di 55 auto, intervallati da piccoli edifici “tecnici” tra cui la centrale dei vigili del fuoco e il grande edificio direttivo centrale. Per contenere le dimensioni in questa scala, sono stati realizzati solo 4 blocchi contraddistinti dalle lettere K, L, N e O per lo più destinati a Ferrari 512 e Porsche 917, oltre agli edifici tecnici. Data la grande quantità di dettagli, il lavoro è ancora in corso e la manutenzione è continua.

L’autodromo, chiamato “GasgoRing”, ha anche un sistema di cronometraggio dei giri di ogni corsia e automobile permettendo di simulare una reale gara di durata.

La galleria fotografica della pista 24h Le Mans 1970 “GasgoRing”

Il progetto della pista e la ricostruzione storica sono opera di Massimo Conti (un vero e proprio artista, guardate il suo profilo Insta) ma all’intera realizzazione hanno collaborato tanti soci quali Gianfranco Palmieri, Riccardo Focacci, Giorgio Dettori, Marco Santini, Marco Bencini, Leonardo Barbieri, Andrea Quercioli, Marco e Giorgio Bertagnini.

Gran parte dei modellini di auto arriva dalla notevole collezione di Giorgio Dettori e in generale, sono tutti relativi all’edizione del giugno 1970. Porsche 917 LH LangHeck (2x), Porsche 917 K (4x), Porsche 908 LH (1x), Porsche 908 Flunder (1x), Porsche 911 (2x), Ferrari 512 CodaLunga (8x), Ferrari 512 Berlinetta (2x), Ferrari 512 Spider (1x) tutte di marca Fly e una Porsche 914 della SRC. In seguito arriveranno anche 4x Alfa Romeo 33, una Chevrolet Corvette, un’altra Porsche 911 e chi più ne ha più ne metta. Molti modellini hanno poi dettagli fatti a mano e si possono tranquillamente definire pezzi unici. Dovete sapere che Massimo li realizza con stampa in 3D rifinendoli con vernice e decals identiche ai soggetti originali.

Conobbi Giorgio nel 2024 in occasione della prima presentazione del diorama. Persona affabile, sempre disponibile e veramente esperto in materia, ricordo mi mostrò la sua Panoz Esperante rifatta da lui nella colorazione originale dell’auto. Un colore più unico che raro cangiante, difficilissimo da riprodurre.

Panoz Esperante riprodotta da Giorgio nel colore originale.

L’intervista di Slotcar Dude

Quest’anno tornando a salutare Giorgio e tutto il gruppo è stata l’occasione per conoscere anche Nicolas Karres alias Slotcar Dude. Nicolas è uno YouTuber austriaco appassionato in slot car rimasto anche lui affascinato dal GasgoRing della 24h di Le Mans non ha potuto fare a meno di intervistare il buon Giorgio.

Giorgio Dettori e Nicolas Karres (Slotcar Dude)

Ho avuto la fortuna di assistere all’intervista che potete trovare all’interno del video pubblicato da Nicolas e che riposto qui sotto.

Spero di rivedere presto il simpatico Nicolas che sicuramente seguirò sul suo canale YouTube. Slotcar Dude è un vero specializzato nel settore e fa sempre un sacco di post interessanti. Keep in touch Dude!

L’Associazione Modellismo & Storia DLF di Pontassieve (FI)

I modellisti della GasgoRing fanno parte dell’Associazione Modellismo & Storia DLF Pontassieve in provincia di Firenze. L’associazione si occupa di ricreare modelli di ogni tipo (navale, aeronautico, automobilistico, ferroviario) seguendo la storia del modello e riproducendolo più fedelmente possibile al reale originale. I modellisti quindi non solo si occupano della realizzazione degli esemplari ma soprattutto effettuano ricerche storiche su quello che era il pezzo originale quando fu costruito. La maniacalità e precisione la si può vedere nel diorama della 24h di Le Mans in slot car ma soprattutto nei loro modelli navali che trovate esposti che vengono regolarmente manovrati in acqua.

La galleria fotografica dei modelli navali esposti

Ringraziamenti e Link

Ora tocca a me ringraziare per la bella esperienza che mi ha portato scoprire le slot car o forse dovrei dire “ri-scoprire. La vecchia pista Polistil continua ad essere viva e vedere il volto delle persone, grandi e piccoli mentre giocano è stata veramente una bella sensazione che infonde speranza. Non solo cellulare quindi per questi bambini, ma papà e figli insieme attenti a non uscire di pista! Le macchinine della pista elettrica hanno ancora il loro fascino intramontabile che è riuscito a stare al passo coi tempi senza subire un’evoluzione tecnologica tale da essere snaturate nella loro semplicità e manualità. Quindi grazie Massimo, grazie Giorgio e grazie Nicolas. Ci si vede presto, col dito sempre pronto sul comando!

Associazione Modellismo & Storia DLF Pontassieve official web site

Massimo Conti on Instagram @gasgomax

Giorgio Dettori on Facebook @jons.pampus

Slotcar Dude on Instagram @slotcardude68

Slotcar Dude on YouTube @slotcardude68

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Alfa Romeo 33 Stradale blu del Conte Agusta

Vi siete mai chiesti quale sia l’auto più bella del mondo? Per molti non c’è dubbio: è italiana, ed è un’Alfa Romeo. Stiamo parlando della leggendaria Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, una hypercar, nata ben prima che esistesse la parola “hypercar”. Con proporzioni perfette e un design straordinario, questa vettura è ancora oggi studiata dai progettisti di tutto il mondo come riferimento per la creazione di nuove opere d’arte su quattro ruote (chiedere al Museo Alfa). Se volete ammirarla dal vivo, potete farlo al Museo Alfa Romeo di Arese, dove è esposto l’esemplare che fece il suo debutto ufficiale in occasione del Gran Premio di Monza del 1967. L’Alfa 33 Stradale è considerata la Gioconda dell’automobilismo: un autentico capolavoro, unico e irripetibile.

Alfa Romeo 33 Stradale esposta al Museo Storico Alfa Romeo di Arese.

L’Alfa 33 Stradale in colore Blu Reale

Un modello di questa vettura meriterebbe un articolo intero (che magari scriverò in futuro), ma oggi voglio soffermarmi su un esemplare in particolare: la 33 Stradale commissionata e personalizzata dal Conte Corrado Agusta.

Il Conte Corrado Agusta con la sua nuova Alfa Romeo 33 Stradale colore Blu Reale.

Oltre a essere straordinariamente bella, questa vettura è anche estremamente rara. L’Alfa Romeo 33 Stradale venne prodotta in soli 18 esemplari tra il 1967 e il 1969, e ognuno presentava leggere differenze estetiche o di finitura. Le varianti più evidenti riguardavano l’impianto di illuminazione, disponibile con due o quattro fari, e il tergicristallo, che poteva essere incernierato in alto o in basso. Anche gli interni avevano differenti livelli di finitura, spesso personalizzati in base alle richieste del cliente.

Tra tutte le unità realizzate, quella più unica e particolare fu proprio quella acquistata dal Conte Corrado Agusta, figura di spicco nel mondo industriale oltre che presidente della Agusta Elicotteri, oggi parte del gruppo Leonardo.

Retro de Alfa 33 Stradale blu.

Mentre 17 dei 18 esemplari prodotti furono verniciati nel classico Rosso Alfa 501, simbolo delle vetture da corsa della casa del Biscione, il Conte Agusta volle distinguersi ordinando l’unica 33 Stradale in Blu Reale. Il suo esemplare, identificato dal numero di telaio 750.33.111, non si limitava solo a una colorazione esclusiva, ma presentava anche una serie di dettagli personalizzati. Tra questi, sedili ispirati a quelli utilizzati sugli elicotteri della sua azienda, cinture di sicurezza di tipo Volvo, un portacenere (!) e un impianto frenante con doppio servocomando, pensato per migliorare la modulabilità della frenata.

L’Alfa 33 Stradale blu completamente aperta.

Il restauro

Per anni non si seppe più nulla della macchina, fino a quando venne acquistata da un collezionista giapponese che, probabilmente ignaro della sua particolarità, la fece riverniciare in rosso, uniformandola agli altri esemplari della serie.

Fortunatamente, l’auto è tornata in Europa ed è stata acquistata dal collezionista svizzero Egon Zweimüller, che ha avviato un restauro completo di 5.000 ore per riportarla al suo originale splendore Blu Reale.

Questo esemplare esclusivo avrebbe dovuto essere tra i protagonisti del Pebble Beach Concours d’Elegance del 2021, in occasione delle celebrazioni per i 110 anni di Alfa Romeo. Tuttavia, l’evento venne rinviato a causa della pandemia, e la vettura non ebbe l’occasione di sfilare davanti al pubblico.

Potete vedere il video della presentazione del collezionista dal suo canale YouTube.

La riproduzione della Laudoracing

Vi starete chiedendo perché oggi parlo della 33 Stradale del Conte Agusta. L’auto, senza dubbio, lo merita, e il Conte stesso sarebbe degno di un libro intero, essendo un uomo dai gusti raffinati e un grande amante della velocità in tutte le sue forme.

Laudoracing, celebre azienda specializzata nella produzione di modellini delle più iconiche auto italiane, ha realizzato una fedele riproduzione in resina dell’Alfa Romeo 33 Stradale Blu Reale commissionata dal Conte nel 1967.

Elegante e dettagliata, interamente in resina, questa miniatura cattura alla perfezione l’essenza dell’esemplare originale, naturalmente targato VArese!

Fonti e link

Jeby’s Blog

ItaliaOnRoad

Tiny Cars

Auto.it

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